Recensione
I ristoranti siciliani a Milano sono tanti e, di solito, costituiscono una garanzia: è raro trovarne uno di cattiva qualità o a prezzi esorbitanti. Poi però bisogna valutare chi riesce ad andare oltre la pasta con le sarde e i cannoli e proporre qualcosa di più creativo e originale. Rientra senz'altro in questo secondo gruppo la Bottega Sicula (niente a che fare con il quasi omonimo street food in zona Navigli), che nell'ormai sterminato panorama gastronomico del quartiere Porta Romana emerge per cura, equilibrio e inventiva. Le accoglienti salette, disposte su due piani, sono il luogo ideale per una cenetta riservata: malgrado i soprammobili un po' kitsch (carretto siciliano compreso) l'ambiente è tutt'altro che chiassoso, e il servizio molto cortese e discreto. Una piacevole scoperta.
Si comincia subito con un antipasto imperdibile: le alici alla Bastien (dal nome dello chef), cioè impanate e ripiene di mozzarella di bufala (10 euro). Un abbinamento delizioso che si ripete anche nella caprese di gamberi con mozzarella, mentre le alternative sono più tradizionali ma non meno gustose: cozze a piacere, polpo e crudi di ogni tipo, dalle tartare a scampi e gamberi. Tra i primi torna il leit motiv del pesce abbinato al formaggio: i paccheri con gamberi di Mazara e pecorino di Bronte (12 euro) sono riuscitissimi. Lo stesso si può dire, del resto, per i rigatoni con gamberi, broccoli e acciughe o per quelli con calamari e carciofi. Tra le specialità, nella stagione giusta, ci sono anche gli spaghettoni ai ricci freschi (22 euro).
Secondi all'altezza del resto: la frittura mista (18 euro) è leggera ma corposa, il pesce (6 euro/etto) è freschissimo e disponibile al forno, alla griglia o sotto sale. Una chicca il trancio di ricciola con frutto della passione (20 euro). Per chi amasse altri sapori, è disponibile anche un menu di terra, con piatti come paccheri alla Norma e tagliata di filetto. Infine, trattandosi di Sicilia, non possono mancare i dolci: cannoli, sorbetti di ogni tipo (da provare quello al fico d'India) e una splendida cassata, di celestiale dolcezza. Ristretta ma ben assortita la carta dei vini, con diversi bianchi di qualità: ottimo il Grillo della cantina Centonze. Si conclude con le bottiglie di limoncello e meloncello a disposizione dei commensali. Il prezzo di una cena completa, dall'antipasto al dolce, si aggira sui 45 euro.