Recensione
Magari non capiterà tutti i giorni (com'è successo a noi) di mangiare un piatto di amatriciana stando seduti al tavolo accanto a quello del sindaco di Amatrice. Ma una cosa è certa: quando sotto il cartello segnaletico che annuncia l'ingresso nel paese scorgono l'indicazione "città degli spaghetti all'amatriciana", le locuste si sentono davvero a casa.
Naturalmente il menu propone anche altri piatti (tra cui la classica pasta alla carbonara), ma l'ordinazione è d'obbligo, anche perché l'amatriciana è proposta non solo nella sua ricetta originale - guanciale, pecorino e cipolla, qui nella versione con pomodoro - ma anche al giusto grado di cottura: gli spaghetti sono perfettamente al dente e consentono di apprezzare pienamente ogni sapore (oltre a essere serviti in porzioni decisamente abbondanti).
Il resto del pasto rischierebbe di passare in secondo piano se non fosse per l'abbacchio a scottadito, altra specialità locale, non meno soddisfacente del primo. Discreto il vino della casa. Il tutto in un ambiente alla buona, non particolarmente ricercato ma funzionale, e privilegiato, come detto, anche dalle autorità locali.
Non possiamo chiudere senza menzionare un altro notevole locale di Amatrice, il ristorante "La Conca" di via della Madonnella 24: fra gli altri, il proprietario ha anche il merito di averci consigliato questo locale!