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Beer Advocate

Pubblicato Martedì, 09 Marzo 2004 14:34
Quando i fratelli Jason e Todd Alström fondarono BeerAdvocate, nel 1996, non potevano certo prevedere lo straordinario successo che il loro sito avrebbe raccolto tra gli appassionati: 1 milione e 200 mila contatti mensili, più di 16000 iscritti, una home page trasformata in un punto di riferimento per ogni amante della birra, tanto da finire sui giornali e da diventare uno strumento di lavoro per birrai, ristoratori, commercianti.
Il principio è semplicissimo: ogni utente può pubblicare la sua recensione di una birra, indicando quanti più parametri a sua disposizione (nome, località di produzione, quantità consumata, tipo di bicchiere, gradazione alcolica) e naturalmente descrivendone gusto, profumo e consistenza, nonché effetti sull'organismo... Un lavoro collettivo che alla fine, pur tenendo conto delle inevitabili distorsioni nel giudizio dei recensori, ha portato alla formazione di un immenso e affidabile database.

Con il tempo sono nate tutte le iniziative collaterali che ancora oggi il sito ospita: forum di discussione per appassionati, notizie su feste ed eventi in cui la birra è protagonista, dotti articoli sull'argomento e persino BeerFly, una guida turistica incentrata naturalmente sul luppolo. Ma il cuore di BeerAdvocate restano le recensioni: chiare, circostanziate e soprattutto imparziali, visto che è sempre possibile confrontare le proprie opinioni con quelle di altri utenti (alcune birre vantano più di 300 segnalazioni).
Una curiosità: nella classifica delle medie-voto, una birra belga ha superato tutte le altre. Si tratta della Westvleteren Abt 12, tipico prodotto di un'abbazia trappista delle Fiandre. Sul podio, però, le fanno compagnia due marchi americanissimi: la Storm King e la Stone Imperial.