Recensione
Quando ci si siede al tavolo di un ristorante che può vantare una pagina dedicata su Wikipedia, un minimo di emozione è più che legittima. A maggior ragione se la popolare enciclopedia online lo etichetta come la "prima pizzeria del mondo", sulla base del suo anno di fondazione: 1738. E anche se oggi la pizzeria Port'Alba è stata inghiottita dal vortice dei locali notturni di piazza Bellini, il luogo dello "struscio" serale di molti napoletani, la sensazione di avere a che fare con un vero e proprio monumento storico è fortissima. Questa gloriosa tradizione non ha però trasformato il locale in una "trappola per turisti" né tantomeno in un indirizzo di lusso, come avvenuto altrove: ancora oggi menu e servizio sono la quintessenza della semplicità, e il conto rasenta l'incredibile, fermandosi ben sotto i 20 euro per una cena completa.
La pizzeria Port'Alba nasce come "centro di raccolta" dei venditori ambulanti della città: le pizze venivano sfornate all'interno del locale e poi smerciate lungo le strade, come da secolare tradizione partenopea. Nel 1830 avvenne la definitiva trasformazione in pizzeria, ma l'antica anima è rimasta ben viva e tuttora accanto all'ingresso fa bella mostra di sé un banchetto dove acquistare pizza da asporto, arancini, crocchè e altre golosità. Se invece si sceglie di sedersi al tavolo - molto comodi i tavolini esterni - bisogna accettare un po' di lentezza e qualche trascuratezza nel servizio, ma ne vale la pena: la pizza è decisamente una delle migliori mai assaggiate, lontana anni luce dalle raffinatezze della modernità ma straordinaria per freschezza dell'impasto e qualità degli ingredienti. Naturalmente la margherita domina, ma non mancano le varianti gustose, a cominciare dalla "mastunicola", inventata proprio in loco (con strutto e latte di pecora). Le altre proposte culinarie sono abbastanza trascurabili, mentre non lo è affatto la rosticceria: fiori di zucca fritti, arancini e crocché sono assolutamente da provare, attenzione però alle dimensioni ciclopiche! E come accennato, anche i prezzi da record contribuiscono a creare una patina di antichità...