Recensione
Avete presente il classico locale di pescatori, con tavolini affacciati sul mare e pesce fresco a volontà a tutte le ore? Bene, quel locale è, in due parole, la trattoria Don Saro. Tanto tradizionale e alla buona da diventare, paradossalmente, il non plus ultra dello chic, fino a essere citata da quotidiani e riviste nazionali (senza per questo mutare di fisionomia e atmosfera). Certo, la realtà è meno idilliaca dell’immaginazione: là dove lo stesso don Saro un tempo apriva e offriva ai passanti i frutti di mare freschi, oggi sorgono almeno quattro ristoranti di fila, costantemente affollati, e le loro terrazze danno su una rada brulicante di scafi a motore di ogni tipo e dimensione. Ciò nonostante, ed è quello che conta, la qualità della materia prima resta eccellente e fornisce un campionario esaustivo della cucina marinara della zona.
Il servizio decisamente spartano e l’assenza di una lista, viste le premesse, non disturbano affatto: ci si affida volentieri al buon gusto del personale che propone di volta in volta antipasti e pescato del giorno. I primi piatti infatti sono assai ridotti e, se non si arriva presto (per gli standard siciliani), c’è il forte rischio di non trovarne affatto. Specialità del locale sono i ricci di mare; anche per questi però bisogna essere rapidi, oltre ad avere la fortuna di capitare nella stagione giusta. Ma gli altri antipasti non deludono affatto: deliziosi in particolare i gamberetti freschi in una speciale marinatura dalla ricetta segreta. Ottimi tutti i frutti di mare, specialmente le fasolare; da consigliare anche la pepata di cozze, le alici marinate e arrosto, la classica insalata di polpo.
Per proseguire il pasto la scelta è praticamente obbligata: pesce fresco, naturalmente, e preferibilmente alla griglia. In questo caso l’offerta è ovviamente legata alla disponibilità: noi abbiamo assaggiato il gustoso dentice ma ci sono anche spigole, saraghi, occhiate e così via. Non mancano naturalmente gli altri capisaldi della grigliata mista come gamberoni (ottimi), seppie, calamari e tranci di pesce spada. Il tutto annaffiato da un onesto bianco della casa. L’essenzialità del menu si conferma con l’assenza di dolci e caffè, ma non mancano i digestivi: limoncello e soprattutto amaro Averna, l’orgoglio dell’isola. Il tutto per un prezzo non propriamente economico ma assolutamente abbordabile.