Osteria Mangia e Tâs
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Indirizzo
Via / piazza
via Monte Grappa 6
Città
Cisliano
Località / frazione
Bestazzo
Regione
Lombardia
Provincia
Milano
Informazioni
Giorno di chiusura
lunedì
Orari
sera, domenica anche mezzogiorno
Coperti
60
Prezzi
40-45 €
Carte di credito
Sì
Note
Prenotazione consigliata
Contatti
Telefono
02-9018153
Sito internet
E-mail
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Opinione autore
Osteria Mangia e Tâs
2012-05-17 14:25:15
Locuste
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Recensione
Data di visita
Giugno 24, 2009
Recensione
Non c'è bisogno di essere degli esperti dell'ostico dialetto altomilanese per capire il senso del nome di questo ospitale ristorante sperduto nella campagna a pochi km dalla metropoli: Mangia e Tâs significa semplicemente "zitto e mangia", e più che un consiglio è un obbligo. Sia perché il menu è fisso, al prezzo politico di 29 euro - ai quali però va aggiunto un corposo contributo per vini, acqua, digestivi e coperto - sia perché i sapori da passare in rassegna sono tanti e talvolta anche sorprendenti. La cucina infatti, pur ispirandosi chiaramente alla tradizione locale, non disdegna qualche incursione più "sperimentale" che non dispiace affatto. Il resto lo fa l'atmosfera della bella sala principale, arredata con decorazioni medioevali di ogni tipo, tra cui qualche inquietante arma pronta a essere adoperata contro chi... parla troppo.
L'inizio della cena (o del pranzo, ma solo la domenica) è molto promettente e fa intuire il più che soddisfacente livello qualitativo della cucina. Tra i numerosissimi antipasti prontamente serviti in tavola spiccano, infatti, prelibatezze come le cipolline sott'aceto con scaglie di grana, le bruschette alle verdure, la carne secca ai finocchi, la frittatina alle erbe e un assaggio di polenta e funghi, che si accompagnano ai più classici ma non meno gustosi affettati (mortadella, coppa, bresaola, salame e un ottimo lardo). Si chiude la rassegna con un originale speck altoatesino accompagnato da miele di castagno. Facile capire che prima di terminare gli antipasti si sarà già abbondantemente intaccata la riserva di vino: c'è il rosso della casa ma anche diverse bottiglie interessanti fra cui, per restare nella regione, il valtellinese Inferno.
Con i primi le porzioni diventano più ristrette, compensate però da abbinamenti azzeccati e apprezzati: i maccheroncini ai fiori di zucchina si fanno rispettare e soprattutto il risotto con scamorza, rucola e pomodorini colpisce per la perfetta cottura e la delicatezza del gusto. Impeccabile anche lo stinco di vitello al forno (a fette) con patate: si pecca un po' sul piano della quantità, ma a richiesta c'è il bis! Un raffinato tagliere di formaggi locali, con gorgonzola e taleggio su tutti accompagnati da miele, noci e marmellata, introduce ai dolci: l'ottimo tiramisù casereccio e la classica crostata del nonno Ovidio. Ma la vera specialità deve ancora arrivare: è il caffè della nonna, robustissima tazza calda aromatizzata con grappa e spezie e servito con biscottini di pastafrolla per una graditissima chiusura.
L'inizio della cena (o del pranzo, ma solo la domenica) è molto promettente e fa intuire il più che soddisfacente livello qualitativo della cucina. Tra i numerosissimi antipasti prontamente serviti in tavola spiccano, infatti, prelibatezze come le cipolline sott'aceto con scaglie di grana, le bruschette alle verdure, la carne secca ai finocchi, la frittatina alle erbe e un assaggio di polenta e funghi, che si accompagnano ai più classici ma non meno gustosi affettati (mortadella, coppa, bresaola, salame e un ottimo lardo). Si chiude la rassegna con un originale speck altoatesino accompagnato da miele di castagno. Facile capire che prima di terminare gli antipasti si sarà già abbondantemente intaccata la riserva di vino: c'è il rosso della casa ma anche diverse bottiglie interessanti fra cui, per restare nella regione, il valtellinese Inferno.
Con i primi le porzioni diventano più ristrette, compensate però da abbinamenti azzeccati e apprezzati: i maccheroncini ai fiori di zucchina si fanno rispettare e soprattutto il risotto con scamorza, rucola e pomodorini colpisce per la perfetta cottura e la delicatezza del gusto. Impeccabile anche lo stinco di vitello al forno (a fette) con patate: si pecca un po' sul piano della quantità, ma a richiesta c'è il bis! Un raffinato tagliere di formaggi locali, con gorgonzola e taleggio su tutti accompagnati da miele, noci e marmellata, introduce ai dolci: l'ottimo tiramisù casereccio e la classica crostata del nonno Ovidio. Ma la vera specialità deve ancora arrivare: è il caffè della nonna, robustissima tazza calda aromatizzata con grappa e spezie e servito con biscottini di pastafrolla per una graditissima chiusura.
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