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La Volpe Pescatrice
2015-10-16 20:58:22
Locuste
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Opinione inserita da Locuste 16 Ottobre, 2015
Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 2015
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Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 2015
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Recensione
Data di visita
Ottobre 06, 2015
Recensione
Insospettabile è la parola giusta: chi potrebbe mai immaginare che in una strada anonima e decentrata di Castellanza, immersa nella grigia periferia altomilanese, si celi un grazioso e accogliente albergo con 16 camere e un ristorante di tutto rispetto? Eppure la formula, indubbiamente coraggiosa, funziona: da 6 anni a questa parte i clienti arrivano con una certa frequenza e il bilancio è in attivo. Merito della cortesia dei proprietari e sicuramente anche di una cucina interessante, basata – come suggerisce il nome – sui piatti di mare. I prezzi non sono bassissimi ma in linea con la media della zona, le porzioni generose e la cantina ben fornita: ce n’è abbastanza per un secondo test.
Il menu è ricco e variegato, con piatti quasi esclusivamente a base di pesce e molluschi: insalata di mare, cozze alla marinara e carpaccio di salmone sono tra le alternative più gettonate. C’è anche l’antipasto della casa che permette un assaggio di tutte le portate. Maggiore inventiva si registra tra i primi, che presentano tra l’altro l’ottimo e per nulla scontato abbinamento tra calamari e broccoli; anche i paccheri con cozze, pinoli e calamari presentano un accostamento ottimo nell’ideazione, meno nell’esecuzione, perché il condimento risulta un po’ troppo liquido e poco amalgamato. Nulla da dire invece sugli spaghetti alle vongole e, tra i secondi, sul gustoso e abbondante tonno alla griglia con pomodori e capperi.
È tra i dolci che si registra però la vera e propria “chicca”: le strabilianti melanzane al cioccolato, fritte in pochissimo olio e poi ricoperte di “cibo degli dei”, tanto da non lasciare quasi traccia (se non nella consistenza) dell’ingrediente originale. Una prelibatezza che da sola vale una visita. Ben studiato anche l’assortimento dei vini, tra cui spiccano i bianchi della celebre cantina friulana La Tunella. Nel complesso, una graditissima sorpresa.
Il menu è ricco e variegato, con piatti quasi esclusivamente a base di pesce e molluschi: insalata di mare, cozze alla marinara e carpaccio di salmone sono tra le alternative più gettonate. C’è anche l’antipasto della casa che permette un assaggio di tutte le portate. Maggiore inventiva si registra tra i primi, che presentano tra l’altro l’ottimo e per nulla scontato abbinamento tra calamari e broccoli; anche i paccheri con cozze, pinoli e calamari presentano un accostamento ottimo nell’ideazione, meno nell’esecuzione, perché il condimento risulta un po’ troppo liquido e poco amalgamato. Nulla da dire invece sugli spaghetti alle vongole e, tra i secondi, sul gustoso e abbondante tonno alla griglia con pomodori e capperi.
È tra i dolci che si registra però la vera e propria “chicca”: le strabilianti melanzane al cioccolato, fritte in pochissimo olio e poi ricoperte di “cibo degli dei”, tanto da non lasciare quasi traccia (se non nella consistenza) dell’ingrediente originale. Una prelibatezza che da sola vale una visita. Ben studiato anche l’assortimento dei vini, tra cui spiccano i bianchi della celebre cantina friulana La Tunella. Nel complesso, una graditissima sorpresa.
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