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Cascina del Lupo
2016-12-16 13:09:38
Locuste
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Opinione inserita da Locuste 16 Dicembre, 2016
Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 2019
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Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 2019
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Recensione
Data di visita
Marzo 15, 2019
Recensione
A guardarsi intorno si vedono il cavalcavia dell'autostrada, un po' di boscaglia abbandonata, qualche campo di calcetto e le mura del carcere di Busto Arsizio: non esattamente un contesto affascinante. Eppure, una volta entrati nel rustico cascinale che ospita il ristorante, tutto cambia completamente: l'atmosfera - sia davanti al caminetto sia nello splendido giardino estivo - è calda e accogliente, il servizio curato, lo spirito vivace e originale si percepisce già dall'arredamento. La Cascina del Lupo si è costruita negli anni una solida fama grazie ai suoi piatti di carne alla griglia, ma il menu non si limita affatto a questo e sa sperimentare con garbo e moderazione, il tutto a prezzi medio-alti ma per nulla esorbitanti. Insomma, una piacevolissima scoperta.
L'immancabile antipasto della Cascina (culatello, salame, caprino, patè di vitello, gnocco fritto e cipolla caramellata) si accompagna a una serie di proposte stuzzicanti, dai 10 ai 12 euro: tris di affumicati con salmone, tonno e pesce spada, crema di lenticchie con gamberi rossi, pomodori scottati e prosciutto crudo, puntarelle con acciughe, insalata di carciofi e grana, speck d'anatra con verdure e cedro candito. Per i più esigenti c'è anche la burrata fresca con insalata e crudo di parma (20 euro), da dividere in due o in tre. La cantina è curata e ben fornita, soprattutto di vini di fascia media: segnaliamo in particolare le ottime bottiglie della tenuta Montemagno di Asti, tra cui il Monferrato Rosso Violae e i Barbera Austerum e Mysterium (invecchiato in barrique), ma anche l'eccellente Furore Rosso (blend di Piedirosso e Aglianico) delle cantine Marisa Cuomo.
Eccellenti e fantasiosi i primi, in particolare le pappardelle con battuto di capriolo al Barbera e puntarelle, ma anche i paccheri napoletani con aragosta e carciofi, il risotto con storione e aneto o quello con mele e Lagrein, e la polentina con vongole (o cozze) e caldarroste (12 euro). Menzione particolare per gli sfiziosi pici al ragù di faraona con brandy e pistacchi. Tra i secondi spunta il piatto forte della casa, la carne alla griglia: fiorentina (4 euro all'etto), tagliata, tartare, filetto e la debordante "padellata" per due con tagliata e verdure. Ma attenzione anche all'eccellente filetto di tonno con insalata belga e arancia, una prelibatezza, o al cosciotto d'agnello ripieno con fagiolini e asparagi. In periodi selezionati la cucina propone anche piatti più "ruspanti" e tradizionali come la cotoletta alla milanese o la cassoeula con polenta; quest'ultima, in verità, non particolarmente esaltante. Ottimi invece i dolci, tra cui si segnalano il gelato con uvetta e grappa, quello con miele e aceto balsamico e l'originale gelato al Braulio; vasta scelta di grappe e liquori per chiudere. E un tocco di anarchia con il gatto nero che circola liberamente per la sala!
L'immancabile antipasto della Cascina (culatello, salame, caprino, patè di vitello, gnocco fritto e cipolla caramellata) si accompagna a una serie di proposte stuzzicanti, dai 10 ai 12 euro: tris di affumicati con salmone, tonno e pesce spada, crema di lenticchie con gamberi rossi, pomodori scottati e prosciutto crudo, puntarelle con acciughe, insalata di carciofi e grana, speck d'anatra con verdure e cedro candito. Per i più esigenti c'è anche la burrata fresca con insalata e crudo di parma (20 euro), da dividere in due o in tre. La cantina è curata e ben fornita, soprattutto di vini di fascia media: segnaliamo in particolare le ottime bottiglie della tenuta Montemagno di Asti, tra cui il Monferrato Rosso Violae e i Barbera Austerum e Mysterium (invecchiato in barrique), ma anche l'eccellente Furore Rosso (blend di Piedirosso e Aglianico) delle cantine Marisa Cuomo.
Eccellenti e fantasiosi i primi, in particolare le pappardelle con battuto di capriolo al Barbera e puntarelle, ma anche i paccheri napoletani con aragosta e carciofi, il risotto con storione e aneto o quello con mele e Lagrein, e la polentina con vongole (o cozze) e caldarroste (12 euro). Menzione particolare per gli sfiziosi pici al ragù di faraona con brandy e pistacchi. Tra i secondi spunta il piatto forte della casa, la carne alla griglia: fiorentina (4 euro all'etto), tagliata, tartare, filetto e la debordante "padellata" per due con tagliata e verdure. Ma attenzione anche all'eccellente filetto di tonno con insalata belga e arancia, una prelibatezza, o al cosciotto d'agnello ripieno con fagiolini e asparagi. In periodi selezionati la cucina propone anche piatti più "ruspanti" e tradizionali come la cotoletta alla milanese o la cassoeula con polenta; quest'ultima, in verità, non particolarmente esaltante. Ottimi invece i dolci, tra cui si segnalano il gelato con uvetta e grappa, quello con miele e aceto balsamico e l'originale gelato al Braulio; vasta scelta di grappe e liquori per chiudere. E un tocco di anarchia con il gatto nero che circola liberamente per la sala!
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