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Frontera Fresco
2012-05-21 14:49:39
Locuste
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Recensione
Data di visita
Agosto 28, 2010
Recensione
Non necessariamente fast food è sinonimo di "bad food". O meglio: quasi sempre è così, ma negli Stati Uniti, dove le catene di ristorazione costituiscono una grossissima fetta del panorama culinario, c'è chi prova ad aggiungere un pizzico di qualità alla formula. E, a sorpresa, qualcuno ci riesce. Per esempio lo chef Rick Bayless, il quale, oltre ad aver scritto libri di cucina e condotto trasmissioni televisive (il che negli USA è la normalità), ha anche studiato per anni la cucina messicana nell'ambito del suo dottorato in Antropologia. Da questo curriculum sono nati il premiatissimo ristorante Frontera Grill di Chicago e il suo "cuginetto" Frontera Fresco, un fast food tutto messicano che coniuga i sapori della tradizione con qualche felice intuizione creativa e soprattutto con l'utilizzo di ingredienti di ottimo livello.
La location, va detto, non potrebbe essere peggiore: si mangia praticamente nel corridoio del sottoscala di un centro commerciale (Macy's), tra elettrodomestici e suppellettili da cucina. Malgrado questo grave handicap, il ristorante riesce a farsi rispettare con una serie di preparazioni ispirate alla cucina tipica messicana: gli immancabili tacos (tortillas ripiene, per chi non lo sapesse), le tortas (sandwich ripieni), le huaraches (sorta di pizze di mais), le quesadillas (tortillas con formaggio fuso) e i tamales (involtini di foglie di mais al vapore), oltre alle salads. Ciascuna di queste "basi" è servita con diversi ripieni: gustosissimo il chipotle chicken (il chipotle è un tipo di peperoncino affumicato), ma ottimo anche il grilled steak con carne alla griglia, formaggio, chimichurri (salsa verde piccante), peperone a fettine, fagioli e avocado. Altre possibilità: cochinita pibil (carne di maiale e cipolle), chorizo (salsiccia e peperoni), tres quesos, cilantro chicken (con lattuga, formaggio, bacon e avocado) e per chiudere in bellezza la cubana (maiale, formaggio, bacon, fagioli, crema di peperoni, senape e avocado). Tutto estremamente saporito ma, a dispetto degli ingredienti, mai eccessivamente pesante, grazie all'uso finalmente parsimonioso dei condimenti. Da accompagnare con le birre messicane: soprattutto la Dos Equis (anche nota come XX), meglio delle più famose Corona e Sol. Prezzi irrisori.
La location, va detto, non potrebbe essere peggiore: si mangia praticamente nel corridoio del sottoscala di un centro commerciale (Macy's), tra elettrodomestici e suppellettili da cucina. Malgrado questo grave handicap, il ristorante riesce a farsi rispettare con una serie di preparazioni ispirate alla cucina tipica messicana: gli immancabili tacos (tortillas ripiene, per chi non lo sapesse), le tortas (sandwich ripieni), le huaraches (sorta di pizze di mais), le quesadillas (tortillas con formaggio fuso) e i tamales (involtini di foglie di mais al vapore), oltre alle salads. Ciascuna di queste "basi" è servita con diversi ripieni: gustosissimo il chipotle chicken (il chipotle è un tipo di peperoncino affumicato), ma ottimo anche il grilled steak con carne alla griglia, formaggio, chimichurri (salsa verde piccante), peperone a fettine, fagioli e avocado. Altre possibilità: cochinita pibil (carne di maiale e cipolle), chorizo (salsiccia e peperoni), tres quesos, cilantro chicken (con lattuga, formaggio, bacon e avocado) e per chiudere in bellezza la cubana (maiale, formaggio, bacon, fagioli, crema di peperoni, senape e avocado). Tutto estremamente saporito ma, a dispetto degli ingredienti, mai eccessivamente pesante, grazie all'uso finalmente parsimonioso dei condimenti. Da accompagnare con le birre messicane: soprattutto la Dos Equis (anche nota come XX), meglio delle più famose Corona e Sol. Prezzi irrisori.
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