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Rod's Steak House
2012-05-25 21:55:46
Locuste
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Recensione
Data di visita
Agosto 31, 2010
Recensione
Un ristorante che può indicare come proprio indirizzo la Route 66 ha evidentemente già una marcia in più. Lungo il tracciato dell'antica highway, rimossa per motivi oscuri nel 1985 ma ancora oggi mitizzata da motociclisti e viaggiatori di ogni tipo, si sviluppa l'abitato di Williams: si fa per dire, visto che la città, essenzialmente una porta d'accesso al vicino Grand Canyon, è tutta concentrata ai bordi della strada. Oltre alla posizione favorevolissima, il locale di Lawrence e Stella Sanchez ha anche una bella storia da raccontare: quella di Rodney Graves, nato nel Maine e trasferitosi in Arizona negli anni Trenta, nonché organizzatore del primo rodeo della città! L'intera cronologia del ristorante si può leggere anche sul menu, per il momento vi basti sapere che dal 1946 il successo di questo frequentato locale non è mai scemato.
Il motivo? Facile a dirsi: l'eccezionale carne bovina che i cuochi elargiscono a piene mani ai fortunati clienti, a prezzi tutto sommato abbordabili (anche se non bassissimi) e soprattutto in quantità più che generose. Inutile dilungarsi sugli antipasti che, come al solito, costituiscono soltanto un palliativo e non sono neppure citati nella lista. Meglio gettarsi subito a capofitto sulle specialità della casa: la t-bone ground sirloin steak, mezzo chilo di succulenta bistecca (importante specificare bene la cottura desiderata), il delicato filet mignon, la petite steak o la New York strip, comunque di dimensioni ragguardevoli. Tutto servito con contorno di baked potato (patata al cartoccio con burro o panna acida), french fries o green beans (fagioli).
Tra i piatti più originali offerti dal menu da segnalare senza dubbio la Sirloin Ka-Bob, una curiosa bistecca con salsa allo zucchero (non per tutti i palati, ma apprezzabile), e il beef liver, fegato di manzo. Il mare è molto lontano ma non mancano offerte a base di pesce, come il jumbo fantail shrimp (gamberi a volontà) o addirittura l'abbinamento steak & lobster (bistecca e aragosta)! Molto richieste, infine, le Prime Rib au jus (costine) disponibili in tre diverse porzioni a seconda dell'appetito del cliente. Ottimi, un po' a sorpresa, i dolci, in particolare la classica apple pie. Per dissetarsi niente di meglio di una birra locale, come la solita Samuel Adams.
Il motivo? Facile a dirsi: l'eccezionale carne bovina che i cuochi elargiscono a piene mani ai fortunati clienti, a prezzi tutto sommato abbordabili (anche se non bassissimi) e soprattutto in quantità più che generose. Inutile dilungarsi sugli antipasti che, come al solito, costituiscono soltanto un palliativo e non sono neppure citati nella lista. Meglio gettarsi subito a capofitto sulle specialità della casa: la t-bone ground sirloin steak, mezzo chilo di succulenta bistecca (importante specificare bene la cottura desiderata), il delicato filet mignon, la petite steak o la New York strip, comunque di dimensioni ragguardevoli. Tutto servito con contorno di baked potato (patata al cartoccio con burro o panna acida), french fries o green beans (fagioli).
Tra i piatti più originali offerti dal menu da segnalare senza dubbio la Sirloin Ka-Bob, una curiosa bistecca con salsa allo zucchero (non per tutti i palati, ma apprezzabile), e il beef liver, fegato di manzo. Il mare è molto lontano ma non mancano offerte a base di pesce, come il jumbo fantail shrimp (gamberi a volontà) o addirittura l'abbinamento steak & lobster (bistecca e aragosta)! Molto richieste, infine, le Prime Rib au jus (costine) disponibili in tre diverse porzioni a seconda dell'appetito del cliente. Ottimi, un po' a sorpresa, i dolci, in particolare la classica apple pie. Per dissetarsi niente di meglio di una birra locale, come la solita Samuel Adams.
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