BeerBanti Hot

Monaco e l’Oktoberfest sono lontane centinaia di chilometri, ma da qualche tempo anche Legnano ha il suo piccolo angolo di Baviera, e a giudicare dallo strepitoso successo di questa tipologia di locale si sentiva davvero il bisogno. L’atmosfera bavarese sarà pure artificiosa (pareti e decorazioni sono di cartone, o quasi...) ma è anche coinvolgente e accuratamente studiata: chi è fortunato può addirittura trovarsi a tu per tu con un’orchestrina in piena regola. Anche il personale abbigliato di tutto punto contribuisce alla piacevole sensazione di spaesamento che si prova entrando nel locale.

Al BeerBanti si va dunque soprattutto per bere, e si beve molto e bene: i prezzi sono contenuti (4 euro per una birra da 0.40), le birre di ottima qualità e soprattutto estremamente originali. Segnaliamo soprattutto la fresca e leggera Radeberger e la più impegnativa Norbertus, corposa e gradevolmente amara.
La sezione ristorante però, e tutto sommato si tratta di una sorpresa, non è da meno: a differenza di altre simili birrerie il BeerBanti non si limita a offrire spuntini freddi assortiti e gustosi bretzel (per altro apprezzatissimi), ma presenta un’ampia gamma di piatti della tradizione germanica e tirolese. Da non perdere naturalmente gli antipasti a base di salumi e i sostanziosi primi, tra cui destano curiosità gli spätzle; è però nei secondi che la cucina dà il suo meglio con porzioni abbondanti e di onestissima fattura.

Lo stinco di maiale con crauti e patata arrosto è davvero imponente, ottima anche la grigliata mista con costine di maiale e bistecche al pepe verde in evidenza. Completano il panorama le serate a tema (martedì, mercoledì e giovedì) in cui ai piatti del menu si aggiunge una pietanza particolare: polenta, cervo oppure pizzoccheri, questi ultimi un po’ anonimi nel gusto ma nel complesso più che dignitosi. Visti anche i prezzi abbordabili, il locale si dimostra ideale per una tavolata in compagnia o una cena informale; l’unica avvertenza d’obbligo è quella di prenotare, anche nelle serate apparentemente meno “calde”.