Locusts are back

Era una afosa sera d’estate e, ancora inconsapevole della sciagura che stava per piombare sulla mia testa, vagavo per i campi dorati della campagna lomellina in cerca di un’ispirazione gastronomica che, da qualche tempo, quasi come un presagio, tardava ad arrivare.
Ad un tratto squillò il telefono.
- “Pronto” dissi un po’ nervosamente.
- “Ciao sono io” rispose la voce carica di tensione del Xxxxx.Navigatore capo.
- “Bella”
- “Bella”
- “Ci sono novità?” azzardai.
- “Questa volta mi sa che abbiamo fatto il botto” mi sentii rispondere.
- “E’ Adoldi?” chiesi quasi sopraffatto da quella voce funesta, ormai convinto di trovare il pianeta madre e le colonie in pezzi.
- “No, peggio. La nostra sopravvivenza è messa in pericolo.”

Quel giorno abbiamo rischiato di scomparire, in parte per evitare di passare guai peggiori di una indigestione, in parte quasi offesi dalla boria di qualcuno che non avrebbe dovuto nemmeno accorgersi della nostra esistenza, tanta era la sua grandezza rispetto a noi.

Nonostante tutto la ferita non è stata mortale e questo non è un epitaffio bensì l’annuncio ufficiale del ritorno delle Locuste, più voraci ed affamate di prima: una nuova struttura; un’organizzazione migliore; nuove portate.
Locusts are back!

3 ottobre 2006

Andrea Nebuloni
Coordinatore delle Risorse Umane

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