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La Taverna di via Stella
 
La Taverna di via Stella 2012-05-25 20:18:38 utente
Voto medio 
 
8.0
Qualità 
 
10.0
Quantità 
 
6.0
Servizio 
 
8.0
Prezzo 
 
8.0
Opinione inserita da utente    25 Mag, 2012
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Recensione

Data di visita
Ottobre 15, 2006
Recensione
Sulla splendida città di Verona ogni commento è superfluo: le sue mura romane, con l’Arena e le splendide vie di epoca medioevale, in cui si riconoscono ancora i tracciati del cardo e del decumano romano, sono fuor di dubbio una delle mete culturali principali della nostra bella Italia. Ma Italia vuol dire anche mangiar bene, e se dopo una gita culturale si potesse unire il “pane al companatico” si potrebbe dire che la giornata sarebbe davvero completa. La cosa è davvero possibile se la sosta culinaria avviene alla Taverna di via Stella.
Provenendo dall’Arena si entra direttemente in via Stella e dopo aver passato l’incrocio di via Cappello, la celebre via veronese in cui sorge la mitica casa di Giulietta, ci si trova direttamente l’osteria sulla destra.

La prima cosa che colpisce entrando in questa tipica taverna sono le infinità di prosciutti, culatelli e salumi veneti vari appesi al soffitto quasi fossero dei festoni, ed infatti si rivelerà presto una festa del gusto. Come nelle migliori tradizioni dei locali “vecchio stile” buona parte del menù, ricco di specialità locali, è scritto in dialetto, ma non c'è da preoccuparsi: è tutto talmente buono che i problemi di lingua sono gli ultimi a cui pensare.
Ma veniamo alle specialità del posto. Tra gli antipasti come non segnalare i diversi tipi di taglieri con salumi nostrani, come la culaccia a metà strada tra il prosciutto crudo e il culatello, oppure la selezione di formaggi stagionati, tra i quali un encomio particolare va al formaggio verde, un gorgonzola speciale e solo per veri intenditori. Infine da ricordare anche una specialità tipica come le sarde cucinate con cipolle.

Tra i primi segnaliamo il risotto all’amarone, un vino rosso dal profumo intenso dovuto al lungo invecchiamento, un vino molto particolare e raro che ricorda il barolo piemontese. Oppure la classica polenta e baccalà cucinata alla vicentina o alla veronese. Infine, per i palati più fini ed incontentabili ricordiamo una vasta selezione di tipi di pasta fatta in casa con sughi stagionali. Tra i secondi non possiamo dimenticare l’ampia scelta di selvaggina come coniglio o arrosti, fino alle quagliette servite con la tipica salsa di pane veronese.
Dopo una mangiata di questo tipo e dopo aver goduto di un’atmosfera d’altri tempi ci si dovrebbe aspettare un conto salatissimo ed invece la dolce sorpresa di scoprire che a volte mangiare secondo i canoni della qualità dello "slow food" non è così proibitivo. Costo medio tra antipasto, primo, caffè, acqua, vino sfuso e coperto: 25 euro circa.
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