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Trattoria Rivabella
2012-07-03 13:45:19
Locuste
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Opinione inserita da Locuste 03 Luglio, 2012
Ultimo aggiornamento: 03 Luglio, 2012
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Ultimo aggiornamento: 03 Luglio, 2012
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Recensione
Data di visita
Giugno 29, 2012
Recensione
Per chi va in cerca di una cucina semplice e senza fronzoli, a tratti addirittura spartana, e di un'atmosfera conviviale e alla buona, questo è senz'altro l'indirizzo ideale. A quattro passi dalla città, ma immersa nella quiete secolare dei colli bolognesi, la trattoria è attiva da oltre trent'anni e si è guadagnata l'affetto di una nutrita schiera di estimatori, tra cui molti sportivi: alle pareti, non a caso, spiccano maglie e foto autografate di campioni del presente e del passato, soprattutto giocatori di basket. Fa un po' impressione scoprire che a gestire questo santuario della cucina bolognese è un ristoratore di Livorno, ma tant'è: lo si intuisce dall'accento, non certo dai piatti, che incarnano quasi perfettamente la tradizione locale. Per ammissione stessa del titolare, le specialità della casa sono le crescentine e i primi: quasi inutile andare oltre. Seguite il consiglio e, malgrado qualche trascuratezza qua e là, vi troverete bene.
D'obbligo, dunque, cominciare dalle crescentine: eccellenti nella cottura e sottili al punto di sciogliersi in bocca, accompagnano in modo ineccepibile una vasta offerta di salumi (crudo, salame, coppa, pancetta) ma anche la pasta di salame spalmabile e l'ottimo squacquerone. Meno entusiasmanti, ma decisamente più corpose le tigelle. Per quanto riguarda i primi l'offerta classica è un tris di assaggi (con bis a richiesta): noi abbiamo provato gramigna con salsiccia, tagliatelle al ragù e tortelloni alla ricotta con burro e salvia. Notevole la pasta, tutta di produzione propria (menzione speciale per gramigna e tortelloni), un po' meno i condimenti. Tra le altre proposte anche i tortellini al brodo di cappone e le tagliatelle ai funghi.
Sul resto, come accennato, si può sorvolare: castrato e tagliata alla griglia, accompagnata da verdure grigliate, sono le soluzioni migliori per il secondo. Tra i dolci, buona soprattutto la scelta di gelati e semifreddi; i vini sfusi della casa sono accettabili (il Lambrusco è solo in bottiglia). Servizio da rivedere in condizioni di affollamento, e nella zona la concorrenza non manca di certo, ma nel complesso l'esperienza è più che piacevole, grazie anche ai prezzi contenuti.
D'obbligo, dunque, cominciare dalle crescentine: eccellenti nella cottura e sottili al punto di sciogliersi in bocca, accompagnano in modo ineccepibile una vasta offerta di salumi (crudo, salame, coppa, pancetta) ma anche la pasta di salame spalmabile e l'ottimo squacquerone. Meno entusiasmanti, ma decisamente più corpose le tigelle. Per quanto riguarda i primi l'offerta classica è un tris di assaggi (con bis a richiesta): noi abbiamo provato gramigna con salsiccia, tagliatelle al ragù e tortelloni alla ricotta con burro e salvia. Notevole la pasta, tutta di produzione propria (menzione speciale per gramigna e tortelloni), un po' meno i condimenti. Tra le altre proposte anche i tortellini al brodo di cappone e le tagliatelle ai funghi.
Sul resto, come accennato, si può sorvolare: castrato e tagliata alla griglia, accompagnata da verdure grigliate, sono le soluzioni migliori per il secondo. Tra i dolci, buona soprattutto la scelta di gelati e semifreddi; i vini sfusi della casa sono accettabili (il Lambrusco è solo in bottiglia). Servizio da rivedere in condizioni di affollamento, e nella zona la concorrenza non manca di certo, ma nel complesso l'esperienza è più che piacevole, grazie anche ai prezzi contenuti.
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