Stampa

Bicchieri mezzi vuoti?

Crisi o non crisi? Pare che il settore della birra artigianale, perlomeno nei limiti di una situazione economica globale tutt'altro che incoraggiante, resista ancora abbastanza bene. Non è andata nel migliore dei modi, al contrario, l'edizione milanese del rinnovato Italia Beer Festival: se non si trattasse di birra, potremmo tranquillamente parlare di un fiasco. Il crollo dei visitatori (addirittura il 50% in meno) è un dato allarmante: solo il tempo, e le successive tappe della manifestazione, diranno se alla base di queste cifre c'è un generico calo dei consumi oppure qualche errore strategico nell'impostare l'evento. La nostra impressione è che lo spostamento della fiera al Palalido, il venir meno dell'abbinamento con il salone del fumetto Cartoomics e qualche assenza di rilievo tra gli espositori abbiano avuto il loro peso.
Questa doverosa premessa non deve però ingannare: chi all'Italia Beer Festival ci è andato, ha vissuto la consueta esperienza gradevole e gratificante, grazie anche ai corsi e alle degustazioni guidate organizzate dall'Associazione Degustatori Birra. I visitatori hanno anche potuto toccare con mano (o quantomeno con bocca) la vivacità del settore, grazie alla presenza di numerose nuove etichette, molte delle quali nate e cresciute negli ultimi mesi. E' il caso, per esempio, del birrificio Toccalmatto, aperto soltanto nel novembre 2008 a Fidenza, ma già in grado di offrire prodotti di altissimo livello grazie al coinvolgimento di un nome noto dell'homebrewing, quello di Andrea Paini. Altre novità di questa edizione: la birra salentina del Birrificio B94, che ha presentato tra l'altro l'eccezionale robust porter etichettata con il nome di Porteresa, e la toscana Birra Amiata. Quest'ultima merita una menzione particolare per la sua premiatissima Bastarda Rossa, una birra speciale alla castagna dal gusto pieno e dall'aroma fruttato, presente anche in versione più "strong" con il nome di Bastarda Doppia. Citiamo poi in ordine sparso altri produttori meritevoli: il già noto Birrificio Doppio Malto di Erba (CO) con le sue ottime Oak Pils e Brass Weiss; i campani del Saint Jonh's Bier che hanno presentato il nuovo marchio LA Birra Artigianale; il piccolo birrificio Henquet di Ovada, in provincia di Alessandria. Molto diversi tra loro i due rappresentanti del Friuli, entrambi dalla provincia di Pordenone: la variegata produzione del Birrificio di Meni, con sei birre annuali e quattro stagionali (ottima l'ambrata Comatârs), si contrappone all'offerta ridotta ai minimi termini del birrificio Praforte, la cui rossa si è però aggiudicata addirittura il secondo posto assoluto nella classifica delle migliori birre del festival.

Il primo premio, assegnato da una giuria di 11 degustatori, è andato all'ormai noto Birrificio Bi-Du di Rodero (Como) con la sua ArtigianAle. E proprio alla formula del Bi-Du dev'essersi ispirato anche il Docks di Rivergaro, in provincia di Piacenza: un altro birrificio con mescita e vendita diretta che unisce al pub anche una pizzeria e una griglieria. Infine, da segnalare l'esperimento tentato a Roma da Birradamare: dopo aver lanciato il Birrificio Artigianale Ostiense, ora Elio Miceli e Massimo Salvatori ci riprovano con il marchio 'na biretta, che contraddistingue una nuova birra artigianale distribuita (per il momento) solo in bottiglia. Chiara, leggera e aromatica, la "biretta" ha tutte le carte in regola per il successo, che gli auguriamo.

Ricerca rapida

Regione
Provincia

Login Form

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Credits - Nota legale