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Per piccina che tu sia

Casa, dolce casa: forse stavolta si può dire che l'Italia Beer Festival, dopo anni di peregrinazioni (e di crisi d'identità), abbia finalmente trovato la sua location ideale. La più importante manifestazione italiana dedicata alle birre artigianali, che si svolge ogni anno a Milano con propaggini in molte altre città, negli ultimi anni era andata incontro a un notevole calo dell'interesse e del numero di visitatori: un paradosso se si pensa al successo che sta riscuotendo il movimento dei microbirrifici, mai così in voga come nelle ultime stagioni. Con l'edizione del 2012, però, il problema sembra risolto: sarà il look molto trendy degli East End Studios di via Mecenate, ricavati da vecchi capannoni industriali, o forse le dimensioni più ridotte che concentrano maggiormente le attività, sta di fatto che i tre giorni del Festival (dal 9 all'11 marzo) hanno fatto registrare il pienone di visitatori. E questo nonostante il biglietto d'ingresso fissato a 8 euro, con prezzi piuttosto alti anche per cibi (panini e piadine). Per la singola degustazione, invece, 2 euro a bicchiere e 1 euro per un assaggio da 10 cl; per fortuna solo in teoria, visto che la... generosità dei birrai ha alzato di gran lunga la quota e portato in breve tempo all'esaurimento dei fusti.
Tra i tanti appassionati accorsi a Milano in occasione dell'evento c'era anche una piccola delegazione delle Locuste: troppo breve la nostra visita per un breve e proprio reportage, ma se non altro possiamo segnalarvi alcune birre di grande interesse. Noblesse oblige, cominciamo dal birrificio Toccalmatto, uno dei migliori d'Italia, e dalla sua B-Space Invader, una dark IPA premiata come migliore della sua categoria: resta, in effetti, una spanna sopra le altre.

Da non perdere anche l'aromatica Hopfhelia del birrificio friulano Foglie d'Erba: come suggerisce il nome, un inconfondibile gusto erbaceo ne accompagna la degustazione. Eccellenti come al solito tutti i prodotti del Croce di Malto di Trecate, tra cui la premiatissima TripleXXX; tra le novità vanno segnalati il birrificio Il Quarto d'Ora Granata, un'oasi torinista a Rovello Porro (Como) con la sua Chiara 92, e il Brewfist di Codogno con prodotti prevalentemente di stile britannico (la Caterpillar è l'ultima creazione). Rivelazione, ma soltanto per noi, il birrificio Extra Omnes di Marnate, che non va tanto per il sottile con la sua Tripel da 8,6 gradi.

Per chiudere questa sintetica analisi vi proponiamo l'elenco dei premi attribuiti in occasione dell'ultimo IBF:
Miglior birra: 1° Winterlude (Birrificio del Ducato, Parma); 2°Magut (Birrificio Lambrate, Milano); 3°Sunflowers (Birrificio Valcavallina, Endine Gaiano).
Blanche: 1°Vudu (Birrificio Italiano); 2°Ambrosia (Toccalmatto); 3°Manerba Weizen (Birrificio Manerba).
Koelsh: 1°Rodersh (Birrificio BiDu); 2°Golconda (Birrificio Endorama); 3°Forum Gallorum (Birrificio Emiliano).
Pils: 1°Magut (Birrificio Lambrate); 2°Tipopils (Birrificio Italiano); 3°Grigna (Birrificio Italiano).
Blond e Golden Ale: 1°Sunflowers (Birrificio Valcavallina); 2°Blond Extraomnes (Birrificio Extra Omnes); 3°Ortiga (Birrificio Lambrate).
Saison: 1°Sibilla (Toccalmatto); 2°Temporis (Croce di Malto); 3°New Morning (Birrificio del Ducato).
Bock: 1°Porpora (Birrificio Lambrate); 2°Falesia (Birrificio Lariano); 3°Ambershock (Birrificio Italiano).
Belgian Ale: 1°Winterlude (Birrificio del Ducato); 2°TripleXXX (Croce di Malto); 3°BB10 (Birrificio Barley).
Erbe-Spezie: 1°Robinia (Birrificio San Paolo); 2°Strada San Felice (Birrificio Grado Plato); 3°Zingibeer (Birrificio Doppio Malto).
Schwartz-Porter-Stout: 1°Confine (Birrificio Bidu); 2°Pecora Nera (Birrificio Geco); 3°Imperial Ghisa (Birrificio Lambrate).
Pale Ale-IPA: 1°B Space Invader (Toccalmatto); 2°Backdoor Bitter (Orso Verde); 3°IPE' Hartvest (Birrificio San Paolo).

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