Al Büsti Grandi Hot
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0Add
Indirizzo
Via / piazza
via Ponchielli 30
Città
Busto Arsizio
Regione
Lombardia
Provincia
Varese
Informazioni
Giorno di chiusura
lunedì
Orari
mezzogiorno e sera, sabato solo sera
Coperti
40
Prezzi
35-40 €
Carte di credito
Sì
Note
ATTENZIONE: Il ristorante risulta aver cessato l'attività.
Contatti
Telefono
0331-679789
Sito internet
E-mail
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Opinione autore
Al Büsti Grandi
2013-02-08 12:17:17
Locuste
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Opinione inserita da Locuste 08 Febbraio, 2013
Ultimo aggiornamento: 08 Febbraio, 2013
#1 recensione - Guarda tutte le mie opinioni
Ultimo aggiornamento: 08 Febbraio, 2013
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Recensione
Data di visita
Febbraio 02, 2013
Recensione
Di tutto ci si aspetterebbe da Busto Arsizio meno che una solida tradizione natatoria, eppure è proprio così: nuoto, pallanuoto e sport acquatici in genere (anche il campione di apnea Umberto Pellizzari è bustocco) sono un fiore all'occhiello della città, grazie anche alla presenza di impianti sportivi all'avanguardia. Ne parliamo perché, per quanto possa sembrare curioso, tra l'ambiente del nuoto e quello della ristorazione c'è a Busto uno stretto legame: l'ultimo a perpetuarlo è Giorgio Neposteri, presidente della Busto Nuoto, che dal dicembre 2011 ha rilevato il locale di via Ponchielli dove il nipote Luca Santambrogio lavora come chef. L'obiettivo, dichiarato fin dal nome, è quello di valorizzare la tradizione gastronomica bustocca, dimenticata negli anni del boom industriale e riscoperta solo nell'ultimo periodo; un po' la stessa operazione compiuta qualche anno prima dalla concittadina Osteria dul Tarlisu. Niente sciovinismo insubrico, però: il rimprovero che si può fare al ristorante è semmai quello opposto, visto che - rispetto ai non lontani esordi - l'eco della tradizione locale si è decisamente attenuata per far posto a una cucina meno connotata dal punto di vista territoriale.
Questo anche perché, a onor del vero, non è che la cucina bustocca sia poi così ricca. I piatti fondamentali sono sostanzialmente quattro: rustisciana (carne e salamini con pomodoro e cipolla), stufato d'asino, risotto alla luganega (salsiccia) e soprattutto polenta e bruscitt, ossia pezzettini di carne tagliati al coltello. Questi ultimi sono disponibili su prenotazione o in occasioni particolari come la festa della Gioeubia (ultimo giovedì di gennaio), mentre per il resto il menu è decisamente più eterogeneo, soprattutto da quando il ristorante fa anche da pizzeria. Tra gli antipasti, ad esempio, troviamo tartare e carpaccio di manzo, paté di fegato, culatello, l'originale frittata di lumache e i mondeghili, tipiche polpette milanesi. Il già citato risotto alla luganega torna invece tra i primi: discreto, ma un po' troppo acquoso. Ecco poi spuntare i tagliolini al tartufo, il risotto alla milanese e i tortelloni valtellinesi con speck.
I secondi in lista sono esclusivamente di carne: orecchia d'elefante (la classica cotoletta alla milanese) e poi costata di manzo o di vitello, filetto di manzo, tagliata ai funghi. Le proposte fuori menu, invece, portano un tocco "esotico" con gli interessanti tagliolini all'astice, il pesce spada e i tranci di tonno con pistacchi: abbinamento interessante, ma non perfettamente equilibrato. Dolci fatti in casa: torte, crostate e mousse al cioccolato. Da bere non c'è il leggendario "vin da Büsti" ma una cantina piuttosto fornita, con vini da ogni regione: peccato che la temperatura di servizio non sia sempre adeguata. Insomma, si può migliorare, ma la clientela sembra apprezzare nonostante la posizione defilata; il locale, del resto, strizza l'occhio anche allo sport cittadino - e come potrebbe essere altrimenti? - con speciali offerte e convenzioni riservate alle società.
Questo anche perché, a onor del vero, non è che la cucina bustocca sia poi così ricca. I piatti fondamentali sono sostanzialmente quattro: rustisciana (carne e salamini con pomodoro e cipolla), stufato d'asino, risotto alla luganega (salsiccia) e soprattutto polenta e bruscitt, ossia pezzettini di carne tagliati al coltello. Questi ultimi sono disponibili su prenotazione o in occasioni particolari come la festa della Gioeubia (ultimo giovedì di gennaio), mentre per il resto il menu è decisamente più eterogeneo, soprattutto da quando il ristorante fa anche da pizzeria. Tra gli antipasti, ad esempio, troviamo tartare e carpaccio di manzo, paté di fegato, culatello, l'originale frittata di lumache e i mondeghili, tipiche polpette milanesi. Il già citato risotto alla luganega torna invece tra i primi: discreto, ma un po' troppo acquoso. Ecco poi spuntare i tagliolini al tartufo, il risotto alla milanese e i tortelloni valtellinesi con speck.
I secondi in lista sono esclusivamente di carne: orecchia d'elefante (la classica cotoletta alla milanese) e poi costata di manzo o di vitello, filetto di manzo, tagliata ai funghi. Le proposte fuori menu, invece, portano un tocco "esotico" con gli interessanti tagliolini all'astice, il pesce spada e i tranci di tonno con pistacchi: abbinamento interessante, ma non perfettamente equilibrato. Dolci fatti in casa: torte, crostate e mousse al cioccolato. Da bere non c'è il leggendario "vin da Büsti" ma una cantina piuttosto fornita, con vini da ogni regione: peccato che la temperatura di servizio non sia sempre adeguata. Insomma, si può migliorare, ma la clientela sembra apprezzare nonostante la posizione defilata; il locale, del resto, strizza l'occhio anche allo sport cittadino - e come potrebbe essere altrimenti? - con speciali offerte e convenzioni riservate alle società.
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