Denzel Denzel Hot

Denzel

Indirizzo

Via / piazza
via Washington 9
Città
Milano
Regione
Lombardia
Provincia
Milano

Informazioni

Giorno di chiusura
lunedì, venerdì a cena e sabato a pranzo
Orari
mezzogiorno e sera
Coperti
60
Prezzi
30-35 €
Carte di credito
Note
Prenotazione consigliata

Contatti

Telefono
02-48519326
Telefono alternativo
327-7381017
Sito internet
E-mail
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Denzel
Denzel

Opinione autore

Denzel 2014-02-24 22:33:51 Locuste
Voto medio 
 
7.0
Qualità 
 
7.5
Quantità 
 
7.5
Servizio 
 
7.0
Prezzo 
 
6.0
Opinione inserita da Locuste    24 Febbraio, 2014
Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 2014
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Recensione

Data di visita
Febbraio 19, 2014
Recensione
Uno dei migliori hamburger di Milano – a detta di molti – lo si trova in un minuscolo locale israeliano, con un ingresso dal vago sapore irlandese e una saletta interrata dall'aspetto orientaleggiante. Non basta: per il godimento degli esterofili, il posto in questione ha sede in via Washington e ha per nome Denzel (le battute sull’omonimia con il celebre attore si sprecano). Ma non è certo per amore della multietnicità che questo piccolo ristorante è diventato un must delle serate milanesi: estrema qualità degli ingredienti, amorevole cura nella presentazione e l’originale mix tra i sapori della griglia e quelli mediorientali sono assi ben più vincenti nella manica dei gestori, senza contare il gioco della personalizzazione che permette ai clienti di comporre liberamente il proprio panino, scegliendone anche peso e dimensioni. Tutto questo ha un prezzo, in senso figurato (il ristorante è sempre pieno e la prenotazione è d’obbligo) e anche reale: un piatto base parte dai 10 euro, contorni esclusi, e il conto finale non è esattamente economico. Però per chi ama la cultura dell’hamburger, e assolutamente non del fast food, l’indirizzo è da non perdere.

Inutile girarci intorno: si viene qui per la carne e allora la prima scelta non può che essere il Denzel Burger, pura e quasi austera polpetta di manzo servita con insalata, pomodori, cipolla e cetrioli sott’aceto. Senza altri condimenti dà il meglio di sé, ma volendo è possibile aggiungervi funghi, uovo, zucchine, peperoni e ogni tipo di salsa; inoltre, alla versione base da 150 grammi si aggiungono quelle da 180 e 230, o ancora di più (5,50 euro all’etto). Stesso meccanismo per le altre varianti proposti dalla casa: l’ArtAgnello, con carne ovina, e il Pimento Burger, un misto di agnello e manzo con peperoncino piccante olandese. Niente cheeseburger, invece: qui la cucina è rigorosamente kosher – cioè rispetta i dettami della religione ebraica – e l’abbinamento tra formaggio e carne è bandito. Una scelta apprezzata, come dimostra l’assidua frequentazione da parte dei membri della comunità. Accanto ai panini più classici troviamo l’Art Chicken (petto di pollo marinato), la cotoletta e i cubetti di pollo, il Jumbo Dog (salsicciotto di manzo), l’ArtRoca (fettine di roastbeef)e l’onnipresente pastrami, per chi non lo sapesse un misto di manzo e tacchino affumicati. L’accompagnamento di patatine non può mancare, ma qui si tratta di un’opera d’arte: le patate fritte (classiche o americane) sono tagliate a mano e leggerissime, da provare anche le home fries tagliate a mezzaluna e con salsa chili o tariaki.

Tra le proposte alternative ai panini, oltre a filetti, spiedini e tagliate, si consiglia di non rinunciare a qualche stuzzichino di ispirazione israeliana. Per esempio le ottime messi meat, polpette di manzo con baharat (spezie tritate), prezzemolo e pinoli tostati avvolte su bastoncini di cannella; o ancora la dorka salad, a base di cubetti di pollo con miele e mandorle, e gli originali mini wurstel libanesi. Un buon compromesso per chi non vuole rovinarsi l’appetito è l’Oriental Denzel: falafel, tehina (salsa di sesamo), humus (salsa di ceci) e insalata israeliana, composta da cetrioli, pomodori e peperoni. Infine, tra i secondi, fa capolino il pesce (fish and chips) Appetitosi almeno nell’aspetto anche i dolci, non provati in occasione della nostra visita: pere cotte nel vino, torta di mele caramellata con brandy, tortino caldo al cioccolato. Le birre israeliane disponibili in bottiglia sono due: la bionda Maccabee promette più di quanto mantenga, da testare la rossa Goldstar. E vasto è anche l’assortimento di vini locali, dal Syrah al Merlot, che meriterebbero una degustazione dedicata.
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