EVO l'Extravergine EVO l'Extravergine Hot

EVO l'Extravergine

Indirizzo

Via / piazza
via Friuli 77 angolo via Perugino
Città
Milano
Regione
Lombardia
Provincia
Milano

Informazioni

Giorno di chiusura
sabato a pranzo
Orari
mezzogiorno e sera
Coperti
60
Prezzi
55-60 €
Carte di credito
Note
ATTENZIONE: Il ristorante risulta aver cessato l'attività.

Contatti

Telefono
02-54102692
Sito internet
E-mail
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EVO l'Extravergine
EVO l'Extravergine

Opinione autore

EVO l'Extravergine 2014-05-15 21:03:10 Locuste
Voto medio 
 
6.8
Qualità 
 
9.0
Quantità 
 
6.0
Servizio 
 
9.0
Prezzo 
 
3.0
Opinione inserita da Locuste    15 Mag, 2014
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Recensione

Data di visita
Mag 12, 2014
Recensione
Non è facile, nemmeno a Milano (o forse soprattutto a Milano), imbattersi in un ristorante dove la raffinatezza non sia soltanto programmatica ed esibita, ma davvero genuina e connaturata al locale stesso. Quasi un paradosso per chi ha basato il suo progetto su un prodotto per definizione non "raffinato": l'olio extravergine d'oliva, che fa capolino nel logo stesso del ristorante e costituisce il leit motiv di tutto il menu. Nell'affascinante cucina di Marco Avella l'olio smette di essere condimento e diventa protagonista: non per nulla la prima ad apparire è la scodella per l'assaggio degli oli serviti in tavola, almeno tre per volta, da tutte le regioni italiane. Il servizio estremamente curato, con qualche vezzo anche un po' controverso come il menu privo di prezzi per le clienti donne, può inizialmente intimidire, ma una volta entrati nell'atmosfera si dimostra efficiente e amichevole. Per "rompere il ghiaccio" si può scegliere la serata del lunedì, quando il ristorante ospita esibizioni dal vivo di musicisti jazz.

L'indiscussa qualità della cucina si accompagna a porzioni talvolta troppo ridotte e a prezzi non proprio clementi: antipasti e primi a 12 euro, secondi a 20. Un ruolo importante nel menu lo ricopre il pesce, come si intuisce già dall'avvio: stuzzicanti lo sgombro in saor, il polpo glassato con vellutata di finocchi e soprattutto lo scenografico e delicato tortino di alici al forno con confettura di pomodoro all'arancia e pesto leggero. In alternativa, stracciatella di Gioia del Colle e il più robusto fegato impanato. Tra i primi emergono una rivisitazione "minimal" del classico piatto barese, la tiella di riso, patate e cozze, e gli eccellenti pansotti di baccalà con cipollotto novello, pomodori secchi e capperi di Salina: una prelibatezza. Interessanti anche gli Spaghetti Molino Mancini con bottarga di muggine e peperone crusco.

Secondi piatti divisi tra pesce e carne, con contorni a parte. Sul primo fronte molto invitante il filetto di spigola in crosta di patate e pistacchi; forse leggermente insipido, ma il problema si risolve ovviamente con l'olio, uno dei tanti a disposizione (segnaliamo il toscano Villa Magra dei Franci, l'umbro Castello delle Regine e il calabrese Tre Cime). Per i carnivori, tra l'altro, filetto di lattonzo lardellato con asparagi e stufato di vitello al burro di malga. Come dolce inappuntabile, ma non particolarmente originale, il semifreddo al gianduia con salsa vaniglia e granella di nocciole; da testare la versione "scomposta" del cannolo, con ricotta, pistacchi di Bronte e cioccolato di Modica. Molto ben selezionata la cantina, con diversi bianchi di alto livello tra cui gli splendidi friulani dell'azienda La Tunella: sempre eccellente la Ribolla "Rjgialla".
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