Dettagli Recensione

 
Agriturismo Rini
 
Agriturismo Rini 2018-07-05 17:26:15 Locuste
Voto medio 
 
6.9
Qualità 
 
7.0
Quantità 
 
8.0
Servizio 
 
6.5
Prezzo 
 
6.0
Opinione inserita da Locuste    05 Luglio, 2018
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Recensione

Data di visita
Giugno 16, 2018
Recensione
Dopo un lungo "inseguimento" siamo finalmente riusciti a visitare uno dei più rinomati locali di Bormio: l'agriturismo sorge proprio all'ingresso del paese, arrivando da Sondrio, e costituisce in effetti un'ideale porta d'accesso alla gastronomia del territorio, offrendo un campionario completo di tutte le principali specialità. A livello di qualità e raffinatezza ci sono indirizzi migliori, ma per chi vuole farsi una rapida idea della cucina valtellinese questo potrebbe essere un buon punto di partenza. Il servizio appare un po' sbrigativo, ma la location da baita montana, che ospita anche apprezzati alloggi e un negozio per acquistare i prodotti della stalla (con oltre 60 vacche da latte di razza pregiata), è davvero ideale.

Il sabato sera e nei giorni festivi il ristorante offre soltanto la possibilità del menu degustazione (30 euro vini esclusi), che peraltro è più che soddisfacente: si parte con una selezione di salumi tra cui regna ovviamente la bresaola, regina della Valtellina, e con un assaggio di ricotta fresca. A seguire, i cavalli di battaglia della casa: gli sciatt, frittelline di grano saraceno ripiene di formaggio, e i celeberrimi pizzoccheri. Come secondo, tagliata di manzo aromatizzata alle erbe con polenta taragna e un tagliere di gustosi formaggi (scimudin e bitto su tutti) con miele e noci. La cantina è ben fornita delle principali etichette locali.

In alternativa, la carta (disponibile dalla domenica al venerdì) propone alcuni piatti leggermente più elaborati: tra gli antipasti, ad esempio, lo speck affumicato con canestrello di ricotta fresca e noci, o la bresaola con funghi porcini e scaglie di grana. Come primi piatti spiccano i ravioli di selvaggina al sugo d'arrosto e ricotta (11 euro) e i tagliolini al ragù di maialino e trito alle erbe di montagna (9,50 euro). Infine se si è fortunati è possibile assaggiare la costoletta di cervo al salmoriglio e ginepro (21 euro) o, in alternativa, il ganassino brasato al Sassella (20 euro). I dolci della casa sono variegati, ma è indispensabile provare almeno una volta l'ottimo sorbetto al Braulio, prodotto appunto con il celebre amaro locale: una prelibatezza.
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