Dettagli Recensione
La Locanda
2012-05-10 10:25:35
Locuste
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Recensione
Data di visita
Aprile 03, 2006
Recensione
Estrema cortesia, arredamento elegante dal sapore antico, servizio curato e piatti tipici della zona: entrando nella Locanda di Arconate sembra di fare un salto all'indietro nel tempo, ma forse si riscopre semplicemente la ristorazione come dovrebbe essere. Di questo tipo di locali di dimensioni assai ridotte (35 coperti), a conduzione familiare, che perpetuano la tradizione dei sapori locali, si stanno perdendo purtroppo le tracce; fortunatamente però il gestore Antonio Callini e la moglie paiono avere tutte le intenzioni di proseguire su questa strada.
Tradizione, comunque, non significa monotonia, e pertanto la scelta di pietanze a disposizione degli avventori è ampia e variegata. Si inizia con gli eccellenti e abbondantissimi antipasti misti: si fanno notare soprattutto il salame d'oca e il petto d'oca con grana, ma gustosissimi sono anche il baccalà mantecato e i funghi, anch'essi con grana. In altri periodi si può assaggiare anche la ricotta di pecora con miele e noci; tra gli affettati, invece, spicca il lardo.
Dopo questo inizio pantagruelico le porzioni diventano più misurate ma non meno appetitose: risotto (con funghi porcini oppure con scamorza e radicchio) e pasta artigianale con ragù di lepre. Ma il pezzo forte del locale sono i secondi: da provare lo scottadito con pere al barolo e cioccolato ma anche le più classiche rane fritte. Nota di merito anche per i dolci: biscotti alle mandorle, cialda con pera innaffiata di cioccolato, mousse di cioccolato. Cantina mediamente fornita, i prezzi per un menu completo si aggirano intorno ai 40 euro.
Tradizione, comunque, non significa monotonia, e pertanto la scelta di pietanze a disposizione degli avventori è ampia e variegata. Si inizia con gli eccellenti e abbondantissimi antipasti misti: si fanno notare soprattutto il salame d'oca e il petto d'oca con grana, ma gustosissimi sono anche il baccalà mantecato e i funghi, anch'essi con grana. In altri periodi si può assaggiare anche la ricotta di pecora con miele e noci; tra gli affettati, invece, spicca il lardo.
Dopo questo inizio pantagruelico le porzioni diventano più misurate ma non meno appetitose: risotto (con funghi porcini oppure con scamorza e radicchio) e pasta artigianale con ragù di lepre. Ma il pezzo forte del locale sono i secondi: da provare lo scottadito con pere al barolo e cioccolato ma anche le più classiche rane fritte. Nota di merito anche per i dolci: biscotti alle mandorle, cialda con pera innaffiata di cioccolato, mousse di cioccolato. Cantina mediamente fornita, i prezzi per un menu completo si aggirano intorno ai 40 euro.
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