Opinione scritta da Locuste

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Ristoranti
 
2012-05-14 18:22:41 Locuste
Voto medio 
 
6.3
Qualità 
 
7.5
Quantità 
 
7.0
Servizio 
 
5.5
Prezzo 
 
5.0
Opinione inserita da Locuste    14 Mag, 2012
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Agosto 23, 2008
Recensione
Il primo impatto con la Costa de la Luz, all'estremità sud-occidentale della Spagna, non può che essere piacevole, soprattutto per chi proviene dalla quasi omonima Costa del Sol. Anche qui siamo di fronte a chilometri e chilometri di urbanizzazioni turistiche che hanno portato alla nascita di vere e proprie città (le "frazioni" La Barrosa e Novo Sancti Petri sono molto più grandi del comune di appartenenza!), ma tutto è decisamente più a misura d'uomo, più gradevole alla vista e meno chiassoso, e le infinite spiagge oceaniche fanno la loro parte. Dal punto di vista gastronomico la qualità media è alta e i prodotti del mare la fanno ovviamente da padroni: bisogna però selezionare accuratamente i locali, perché non sempre è facile distinguere i trabocchetti per turisti dai ristoranti più genuini.

Il frequentatissimo Casa Bernardo si pone a metà del guado, nel senso che qualità e assortimento delle portate sono notevoli, mentre i prezzi risultano sensibilmente più alti che altrove e, in casi isolati (vedi più sotto), decisamente eccessivi. Nei mesi estivi il servizio è piuttosto lento e caotico a causa dell'affollamento, e non è raro che qualche piatto in lista non sia disponibile. Tuttavia, l'enorme bancone del pesce all'ingresso fa aprire il cuore e lo stomaco... Specialità della casa sono naturalmente i mariscos o frutti di mare: ci sono tutti, dalle almejas al vapor (vongole) alle più originali caiñillas (i nostri bocconi). Il prezzo delle singole porzioni si aggira sui 10 euro.

Non mancano naturalmente mejillones (cozze), coquinas (arselle), gambas (gamberi) e chi più ne ha, più ne metta; facile, per chi ama questi sapori, farsi tentare dalla mariscada, presentata come un misto di frutti di mare. Purtroppo, si tratta di un "false friend": un piatto, sia pur di notevoli dimensioni, di gamberi, scampi, e gamberoni, al prezzo astronomico (per la Spagna) di 60 euro. Meglio evitare e rifugiarsi sul pesce, che invece non va oltre i 30 euro al kg: e si tratta di pesce di ottima qualità come la dorada a la plancha (orata alla griglia), corposa e saporita. Abbastanza ben fornita la lista dei vini, in cui spicca il "solito" Barbadillo delle omonime cantine, un bianco amatissimo in Andalusia e con ragione: fresco, leggero e aromatico, l'ideale per accompagnare piatti di mare.
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Ristoranti
 
2012-05-14 18:18:22 Locuste
Voto medio 
 
7.6
Qualità 
 
7.0
Quantità 
 
8.0
Servizio 
 
8.0
Prezzo 
 
7.5
Opinione inserita da Locuste    14 Mag, 2012
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Agosto 17, 2009
Recensione
Qualunque sia il suo schieramento politico, il visitatore italiano non potrà reprimere un sussulto entrando in uno dei più curiosi locali di Berlino e trovando affisso proprio sulla porta d'ingresso il volto del proprio Presidente del Consiglio, accompagnato dall'eloquente scritta: "Berlusconi-elettori non benvenuti. Niente cervello, niente servizio". Come si usa dire, male o bene, l'importante è che se ne parli... anche in tedesco.
Se non fosse per questo speciale biglietto da visita, il ristorante avrebbe comunque le sue belle carte da giocare per stupire l'avventore. Innanzitutto l'arredamento assai particolare, che richiama sì il folklore della foresta nera, ma in modo quantomeno ironico, tra debordanti cervi in cartapesta e caricature alle pareti. E poi la cucina, anch'essa debitrice della tradizione della Germania interna: piatti robusti, ricchi condimenti, porzioni abbondantissime. Il tutto a prezzi decisamente competitivi: con 25 euro si mangia e si beve a volontà.

Il locale è molto frequentato anche nel dopocena come semplice birreria: come da tradizione tedesca la scelta è ristretta, ma di qualità elevata grazie agli ottimi prodotti del birrificio Rothaus, anch'essi provenienti dalla Foresta Nera. Ricordiamo, oltre alla classica Pils, la Tannen Zäpfle e la Hefe Weizen. Venendo al cibo, tra le specialità del ristorante c'è la flammkuchen o "pizza alsaziana", in realtà più simile a una sottile focaccia e disponibile in svariate versioni: ad esempio con pancetta e cipolle, prosciutto e formaggio, funghi e pinoli (il menu in inglese è di grande aiuto). Altrimenti spazio a quelli che possono essere considerati primi piatti, come i classici spätzle con salsa e insalata oppure i meno conosciuti geschmelte maultaschen, saporiti gnocchi al burro ripieni di carne, pane, spinaci e cipolle e serviti con abbondanti condimenti. Noi li abbiamo assaggiati nella versione vegetariana, non meno interessante.

La lista, com'è ovvio, si concentra però soprattutto su pietanze a base di carne: imperdibili, sia per la perfetta cottura sia per l'abbondanza, le schweineschnitzel (cotolette di maiale) con corposo contorno di patate e verdure. Altre specialità della casa la badisches schäufele (spalla di maiale affumicata), il frischlingskeule (cinghiale) e i landjäger (i classici salamini essiccati serviti a coppie). Per chi proprio non può resistere c'è anche un'ampia scelta di wurst, ma quelli a Berlino si trovano a ogni angolo di strada... Non memorabili i dessert, essenzialmente costituiti da una selezione di crepes; sono invece da provare le acquaviti della casa. Nota positiva per il servizio sempre cortese, nonostante le difficoltà linguistiche, nonché per la presenza di una rete wireless ad accesso libero!
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Ristoranti
 
2012-05-14 18:15:59 Locuste
Voto medio 
 
6.6
Qualità 
 
6.0
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6.5
Servizio 
 
5.5
Prezzo 
 
8.5
Opinione inserita da Locuste    14 Mag, 2012
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Agosto 28, 2010
Recensione
"Se non siete mai stati da Blakes, non siete mai stati a Berkeley" annuncia pomposamente il sito ufficiale. Qualcosa di vero probabilmente c'è: le serate musicali organizzate dal locale, che nel corso dei suoi 50 anni di storia ha ospitato i più grandi nomi del jazz, del blues e del rock alternativo, sono leggendarie. Oggi il club al piano sotterraneo è frequentato dai DJ più in voga della zona e da miriadi di studenti universitari. Dal punto di vista gastronomico, Blakes non offre però nulla di altrettanto elettrizzante: lo spazio a disposizione è angusto, il servizio piuttosto approssimativo e se si arriva tardi si corre anche il rischio di rimanere a bocca asciutta. Vale la pena passare da queste parti più che altro per uno sguardo d'insieme sulla stravagante Telegraph Avenue, traboccante di negozi di abbigliamento e souvenir gestiti da... superstiti degli anni della contestazione.

Il menu del ristorante offre poco all'immaginazione, anche se è curiosa l'idea di proporre una serie di condimenti (dressing) alternativi da abbinare a qualsiasi piatto, a scelta del cliente. Si evitano così i soliti "pericolosi" accostamenti che sembrano piacere tanto da queste parti. Tra le varie possibilità spiccano il ranch dressing con cipolla, maionese e panna acida e la special sauce inventata dallo stesso Larry Blake, proprietario del locale: la ricetta è segretissima, ma è possibile acquistare la salsa per riproporla anche a casa propria! Tutti questi condimenti si sposano, naturalmente, a una lista altrettanto ricca di hamburger, tra cui il Blakes Damn Good Burger, specialità della casa: la materia prima proviene dal Niman Ranch, allevamento che si vanta di produrre "la carne migliore del mondo" (!) e garantisce metodi di alimentazione naturale. Per chi vuol essere alternativo a tutti i costi, comunque, c'è anche il Boca Vegetarian Burger. I piatti diversi dai panini, invece, scarseggiano, a meno di non voler provare il fish and chips e le onnipresenti costine, qui ribattezzate pork wings. Vasto l'assortimento di salads e inevitabile l'abbinamento con una birra della zona, preferibilmente la solita Samuel Adams.
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Ristoranti
 
2012-05-14 18:11:25 Locuste
Voto medio 
 
7.6
Qualità 
 
8.5
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7.5
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6.0
Prezzo 
 
8.5
Opinione inserita da Locuste    14 Mag, 2012
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Agosto 19, 2008
Recensione
E' già abbastanza sorprendente scoprire, a un tiro di schioppo dall'indecente coacervo di grattacieli della Costa del Sol, le viuzze del pittoresco borgo di Benalmadena, con le sue case bianche e i balconcini fioriti: un panorama magari artefatto, ma almeno gratificante per la vista. Se poi volete completare la sorpresa e gratificare anche altri sensi, sedetevi al ristorante La Mar Chica: all'apparenza anonimo e persino piuttosto scomodo, con i suoi tavolini di plastica praticamente in mezzo alla strada (attenzione al passaggio dei SUV più voluminosi...), in realtà rivelerà ben presto qualità insospettate. La prima di queste è un vastissimo menu di pietanze a base di pesce e frutti di mare, dalle più essenziali alle più inconsuete e tipiche del luogo.

Per chi non ha ancora familiarizzato con gli astrusi nomi iberici di pesci e affini, il ristorante è un'ottima palestra: compare, fra gli altri, anche la misteriosa rosada (misconosciuto pesce oceanico carnoso e saporito, che ci auguriamo venga presto scoperto anche in Italia). Non esiste una vera e propria divisione tra antipasti e piatti principali, ma per iniziare consigliamo di dedicarsi alle saporitissime sardinas fritas - per una volta, il nome non trae in inganno - e soprattutto ai gambas Pil-Pil, un classico dell'Andalusia di evidenti origini arabe: i gamberetti sono serviti in una terrina contenente una miscela in ebollizione di olio, aglio, peperoncino e spezie! Terrificante all'aspetto ma ottimo al palato, il piatto si fa apprezzare anche nella stagione estiva.

Passando a piatti più sostanziosi, ecco arrivare in tavola i calamaritos fritos e l'ottima brocheta de pescado: merluzzo e calamaretti arrosto in uno spiedino con verdure alla griglia. Si passa poi al pescado variado frito e a la plancha, rispettivamente fritto e grigliata mista: fra l'altro calamari, pesce spada, freschissime seppie e l'immancabile rosada. Non da meno anche i dolci: crema catalana (introvabile altrove in questa zona!) e leche com arroz, riso al latte. Un'eccellente sangria può degnamente accompagnare il pasto, ma non mancano in lista vini della zona come il discreto bianco Diego de Almagro. Prezzi davvero alla portata di tutti per un locale che impressiona positivamente.
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Ristoranti
 
2012-05-14 18:09:35 Locuste
Voto medio 
 
7.0
Qualità 
 
7.5
Quantità 
 
7.0
Servizio 
 
6.0
Prezzo 
 
7.5
Opinione inserita da Locuste    14 Mag, 2012
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Marzo 11, 2008
Recensione
Questione di incroci (culinari) e di fiumi. Quello che si attraversa per arrivare a Bellinzago dalla Lombardia è, ovviamente, il Ticino; ma il dubbio di aver sbagliato strada ed essere finiti sul Po è più che legittimo se si capita all'Osteria del Mercato. È infatti una vera e propria roccaforte della cucina piacentina questo piccolo ma grazioso locale, aperto dal 2002 e gestito con accuratezza ma senza eccessi da Lorenzo e Silvia Bisagni; e va aggiunto che, sulla fedeltà alla tradizione e la cura nella scelta dei prodotti, neppure i più smaliziati frequentatori di Piacenza e dintorni avrebbero nulla da ridire. Il risultato finale è più che discreto anche perché agevolato da un servizio rapido e cortese e da prezzi molto appetibili: difficile superare i 25 euro dall'antipasto al dessert.

La cantina è piuttosto ben fornita di bottiglie da tutte le regioni, ma sono una piacevole sorpresa anche i vini della casa: Ortrugo e Gutturnio, ideale accompagnamento per un classico antipasto all'emiliana. E si comincia dunque con una sequenza di affettati: ottimi culaccia, culatello e coppa, a cui si aggiungono salame, pancetta e lardo (un po' troppo speziato). Per accompagnarli non si può fare a meno della torta fritta: quella piacentina naturalmente, di forma quadrata e di piccole dimensioni. In alternativa c'è la burtleina, tipica focaccia molle a base di farina e uova. Completano l'antipasto formaggi con spezie, insalata di fagioli e cipolle e torta salata alle verdure.

Sempre nel solco della classicità il resto del menu, che varia di stagione in stagione. Tra i primi ecco gli immancabili pisarei e fasö, qui nella versione con pomodori e verdure, insieme agli strozzapreti panna e speck e al risotto ai funghi porcini. Secondi molto vari: brilla soprattutto la fesa di tacchino al Marsala e grana, più ordinaria la tagliata di manzo al rosmarino. In lista ci sono anche brasato e cosciotto di vitello al forno. Da non perdere tra i dolci la spizzicona, una variante più "delicata" della sbrisolona mantovana, e il salame di cioccolato, magari abbinati a un bicchiere di Passito di Malvasia per chiudere degnamente una cena più che onesta.
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Ristoranti
 
2012-05-14 18:07:13 Locuste
Voto medio 
 
6.9
Qualità 
 
6.0
Quantità 
 
6.5
Servizio 
 
6.5
Prezzo 
 
8.5
Opinione inserita da Locuste    14 Mag, 2012
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Agosto 26, 2011
Recensione
Da sempre un'istituzione "alternativa" nella gastronomicamente inospitale Milano, e non solo per l'appartenenza al circuito dei circoli ARCI (già di per sé un'oasi di resistenza culturale, prima ancora che politica). Certo, nel capoluogo lombardo il rifiuto delle tendenze diventa spesso tendenza esso stesso, ma si può dire che malgrado tutto il Bellezza sia rimasto fedele alle prerogative che lo hanno reso famoso: ambiente del tutto informale, tra tavolacci in legno e ombrelloni nel giardino esterno, cucina ultra-casalinga, prezzi quasi ridicoli in considerazione del contesto. Non si viene da queste parti per assaggiare piatti particolarmente raffinati, a parte qualche gustosa eccezione, e bisogna adattarsi all'offerta limitata: in compenso c'è la certezza di poter mangiare, e soprattutto bere a volontà, senza svenarsi. Non è poco.

Il voto attribuito non denota un servizio mediocre, ma almeno in parte inesistente: i piatti si possono scegliere direttamente al bancone, birre e bibite si prendono direttamente dal frigorifero e poi si aspetta con fiducia che l'ordinazione venga completata (prima o poi arriva tutto). La cosa ha anche risvolti molto positivi: il conto, infatti, viene compilato direttamente alla cassa su indicazione del cliente. Un esempio di fiducia non sempre ben riposta, che consente a molti di bere a sbafo... ma la tolleranza da queste parti è d'obbligo. Venendo al cibo: saltando a piè pari gli antipasti - a meno che non compaia un inconsueto polpo con patate - ci si rifugia direttamente in primi d'ordinanza come gli spaghetti pomodoro e basilico o il risotto al nero di seppia, ma c'è anche qualche inaspettata sorpresa, per esempio le ottime tagliatelle ai fiori di zucca oppure le pennette alla Sancho Panza (con pomodoro, pancetta e peperoncino).

Secondi altrettanto semplici ed essenziali: una braciola di maiale, un filetto di merluzzo fritto o una più corposa costata, accanto all'immancabile e per nulla disprezzabile salsiccia. Attenzione però: bisogna arrivare presto per non rischiare che i piatti si esauriscano. Nei giorni fortunati può capitare di trovare anche preparazioni più elaborate come il goulasch all'ungherese o il fritto misto di pesce. Contorni a piacere, dall'insalata mista alle verdure grigliate passando per le patatine fritte. Il vino della casa, più che a buon mercato, scorre a fiumi e tra le birre non manca la Menabrea. A pranzo l'offerta è ancora più conveniente: un menu completo a 8,50 euro. Facile, dunque, essere conquistati dall'atmosfera del locale, soprattutto se si assiste a uno dei tanti eventi (mostre, spettacoli, corsi di ballo o di teatro) previsti dal programma: la Bellezza, si sa, è negli occhi di chi guarda...
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Bar & Pub
 
2012-05-14 16:00:24 Locuste
Opinione inserita da Locuste    14 Mag, 2012
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Agosto 10, 2011
Recensione
La rinomata pasticceria di Vittorio Mulargia offre, oltre ai dolci tipici, anche uno dei migliori gelati della Sardegna.
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Bar & Pub
 
2012-05-14 15:59:02 Locuste
Opinione inserita da Locuste    14 Mag, 2012
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Agosto 13, 2010
Recensione
Piccolo locale nel centro di Alghero, offre qualsiasi tipo di bevanda. D'estate ampia terrazza esterna.
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Bar & Pub
 
2012-05-14 15:58:06 Locuste
Opinione inserita da Locuste    14 Mag, 2012
Ultimo aggiornamento: 08 Mag, 2013
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Agosto 10, 2012
Recensione
Ha sostituito il mitico "Los Cornetteros" restando, in pieno centro storico, un punto di riferimento per chi cerca uno snack dolce e veloce, anche nel cuore della notte.
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Bar & Pub
 
2012-05-14 15:57:10 Locuste
Opinione inserita da Locuste    14 Mag, 2012
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Aprile 09, 2010
Recensione
Piccola ma accogliente enoteca nel cuore del centro storico, offre una vastissima selezione di vini. Il posto giusto per assaggiare le prelibatezze enologiche dell'isola.
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